Tra le letture brevi ferragostiane, in parole povere lo sfogliare annoiato di pagine web con un caldo che non si vive, un argomento in particolare mi è rimasto impresso.
Amazon, che non è certo la “libreria del quartierino”, ha gabbato le pretese di Apple grazie ad una applicazione in HTML5, evitando così di dover girare il 30% dei suoi affari a Cupertino. La cosa che mi ha fatto sorridere è il fatto che abbiano sfruttato HTML5, standard fortemente indicato da Steve Jobs per la sua (per molti versi giusta a mio avviso) crociata contro Flash.
Si chiama Kindle Cloud Reader ed è un’app in HTML5 che sfrutta il cloud computing di Amazon e che è indirizzata in particolare a iPad, in modo tale da superare soprattutto l’intermediazione di iTunes sugli acquisti degli utenti.
Ora, quella della gabella globale del 30% su tutto quello che passa per un iQualcosa è una storia su cui si discute da tempo, in particolare con due fronti distinti e contrapposti che se non conoscete già vi lascio immaginare, che non è difficile.
Mentre io sono per certi versi d’accordo che ci sia sulla vendita del software per i devices della mela tramite i canali di Cupertino, ancora facoltativa per i computer ma obbligata per i dispositivi mobili, mi infastidisce che venga applicata su tutto il resto ed in particolare su libri informazione, creando i presupposti per lo scarico della gabella stessa sul consumatore finale.
Amazon ha dei buoni motivi per essere su iPad, e Apple ne ha altrettanti perché ci sia Amazon. Questa nella mia modesta visione delle meccaniche commerciali è già un buon successo per entrambi, e una grande opportunità per gli utilizzatori dei dispositivi di Apple, iPad in particolare. Un pari e patta che dovrebbe soddisfare entrambi ma che evidentemente non è così, ma come più volte ho avuto modo di dire le mie capacità di analisi in questi particolari meandri del business sono estremamente limitate e fallaci.
Ora son curioso di vedere come Apple neutralizzerà questa pericolosa breccia. Perché lo farà, se non lo ha già fatto e non me ne sono accorto, sono pronto a scommetterci…
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